venerdì 28 novembre 2008

Renato Efrati, un uomo con una storia da raccontare

Sull'ultimo numero di Obiettivo Sicurezza, rivista ufficiale del CNVVF, è stato pubblicato il mio articolo intitolato Renato Efrati, un uomo con una storia da raccontare.

Si può leggere qui [Obiettivo Sicurezza, VI (11), novembre 2008, pp. 78-79]:

La storia siamo noi

Sull'ultimo numero di Obiettivo Sicurezza, rivista ufficiale del CNVVF, è stato pubblicato il mio articolo intitolato La storia siamo noi. Video interviste ai vigili del fuoco protagonisti dal dopoguerra ad oggi, scritto insieme all'architetto Gennaro Tornatore.

Si può leggere qui [Obiettivo Sicurezza, VI (11), novembre 2008, p. 77]:

1939, nasce il Corpo dei Vigili del Fuoco

Sull'ultimo numero di Obiettivo Sicurezza, rivista ufficiale del CNVVF, è stato pubblicato il mio articolo intitolato 1939, nasce il Corpo dei Vigili del Fuoco, scritto insieme ad Alessandro Mella.

Si può leggere qui [Obiettivo Sicurezza, VI (11), novembre 2008, pp. 73-74]:

mercoledì 5 novembre 2008

L'alluvione a Roma del 19 dicembre 1942

Oggi siamo abituati alle “bizze” del clima, anche perché gli stessi media danno ampio risalto alle tematiche relative ai cambiamenti climatici e ai disastri ambientali, spesso provocati o quanto meno acuiti dall’inquinamento e dalle emissioni di CO2.

Ma anche nel passato più o meno recente in realtà non sono mancati i fenomeni meteorologici “estremi” o i disastri ambientali (basta pensare alle frequenti esondazioni del Tevere, fin nel 1870 e oltre), come quello che interessò soprattutto la zona di Centocelle nel 19 dicembre del 1942.

Quel giorno, infatti, a causa dei violenti nubifragi ci fu un poderoso allagamento della zona di Centocelle, e alcune foto d’epoca mostrano l’attuale via Palmiro Togliatti, all’altezza dell’imponente mole dell’acquedotto alessandrino, completamente allagata. Probabilmente esondò l’allora “Fosso di Centocelle”, che a quel tempo doveva essere ancora visibile “a cielo aperto”.

I Vigili del Fuoco furono molto impegnati nelle operazioni di soccorso alla popolazione locale, e da un documento conservato e disponibile presso il Museo Storico dei Vigili del Fuoco di via Marmorata 15, emerge che furono impegnati ben 16 ufficiali, 830 vigili, 62 macchine e 24 fra canotti pneumatici e barconi. Furono salvate e soccorse ben 704 persone, tra bambini, donne e anziani. Le operazioni di soccorso non furono immuni da rischi, anche elevati, per gli stessi soccorritori, a causa della violenza della corrente e dell’altezza dell’acqua.
Dal documento citato, riporto alcuni interessanti estratti relativi ai salvataggi effettuati nelle varie zone interessate dal nubifragio:

Centocelle: Via Olivi, via Palme, via Gelsi, persone salvate 4; Via Pioppi ed adiacenze, 50; Asilo Cecconi, ragazzi 56; Località varie, 14; Via Acacie e via Gelsi, 43; Via dei Gerani, 30; Via Ceprano, 2; Via dei Ciliegi, 2.

Borgata Alessandrina: via dei Vivai, 96 persone salvate. Località Quarticciolo – via Prenestina (8° km.): 60 persone salvate. Località Torre degli Schiavi, 20 persone salvate. Zona attigua Quadraro, 33 persone salvate.

Via Appia Vecchia, 20; Bivio Decimo, 20; Località Decima, 20; Zona attigua alla Esposizione Universale, 10; Castelporziano – Località Malpasso, 12; Via Valmontone, 5; Borgata Tor Marancia, 100; via Prenestina presso Dazio, 2; via Appia Antica – Località Acqua Santa, 105.