lunedì 14 gennaio 2008

Giovanni Baldieri, il pompiere patriota

Nella lunga storia relativa allo sviluppo e all’evoluzione del servizio antincendi nella città di Roma, spesso ci si imbatte in vicende particolari vissute in prima persona da alcuni degli uomini che, numerosi nel tempo, hanno indossato la divisa di pompiere. Vicende personali che si intrecciano e si fondono con le vicende “alte” della storia, frutto di passioni e ideali che inevitabilmente contaminano e infiammano gli animi di coloro che vivono con particolare coinvolgimento gli accadimenti (e spesso gli sconvolgimenti) del proprio tempo.

Uno tra tanti, ma particolarmente significativo da meritare questo piccolo approfondimento, è il pompiere romano Giovanni Baldieri, che il 20 settembre del 1870, giorno della presa di Roma, issò la bandiera italiana sulla Torre Capitolina.

Trascrivo il testo contenuto in un articolo del quotidiano romano Il Messaggero del 2 marzo 1940, dal quale apprendiamo questa vicenda:

Abbiamo pubblicato, giorni or sono, un’intervista con Fausto Maviglia, il Sampietrino che per primo issò la bandiera bianca sul cupolone il 20 settembre 1870. In quello stesso giorno un vigile del fuoco, Giovanni Baldieri, patriota e cospiratore, issò il tricolore sulla Torre Capitolina. Mentre le truppe italiane forzavano Porta Pia e Porta San Pancrazio il Baldieri alla testa di un piccolo gruppo di uomini attaccava i pochi soldati pontifici che difendevano il Campidoglio e dopo averli dispersi raggiungeva con una scala [la scala romana? Nda.] la Torre Capitolina e vi issava il tricolore”. 

Dall'ultima recente pubblicazione dell’architetto e storico dello sport Livio Toschi apprendiamo che anche il noto scrittore Edmondo De Amicis, che il 20 settembre del 1870 entrò in Roma con l’esercito italiano, conferma in un suo libro che fu un pompiere a issare la bandiera italiana sulla torre del Campidoglio.

Baldieri resterà un cognome assai noto nell’ambito del Corpo dei pompieri di Roma. Nel corso di altre ricerche lo ritroviamo spesso citato, ad esempio all’interno di Roma città del fuoco, la pubblicazione edita nel 2002 dal Comando di Roma, che a pag. 160 riporta:

La cronaca dell’episodio [l’incendio dello stabilimento Danesi, avvenuto il 5 ottobre 1894, nda] riporta in modo dettagliato i nomi degli intervenuti che erano personaggi pubblici, molto amati. Ad esempio i tenenti Baldieri erano cinque fratelli conosciuti nella città per essere tutti volontari nel Corpo dei Pompieri romani. In particolare Settimio era uno dei più popolari: soprannominato “il pompierone” per la sua massiccia corporatura (“Statura m. 1,85; peso Kg. 104; stommico de struzzo e core de leone”) (…). Come Ufficiale del Corpo dei Vigili del Fuoco, Settimio Baldieri fu determinante per il coraggio ed il sangue freddo dimostrato nella risoluzione di gravissimi incendi, quali l’incendio del pastificio Pantanella, di palazzo Odescalchi, del Circo Reale e di molti altri. In un bollettino dell’epoca riferito ad uno di questi incendi, si legge: “Tale era l’impeto e la potenza del fuoco, che quasi tutti i pompieri presi per un istante dal panico, restarono stupiti ed inerti. Il tenente Baldieri comprese che doveva andare. Coi suoi centoquattro chili di peso si lanciò sulla scala-porta (circa venti metri di altezza) la salì lestamente e di lassù impartì ordini a gran voce. I pompieri elettrizzati applaudirono, scattarono, agirono, e l’incendio fu domato”.

Con tutta probabilità Giovanni Baldieri apparteneva alla stessa famiglia di pompieri della quale faceva parte anche il tenente Settimio Baldieri (era forse uno dei quattro fratelli di quest'ultimo?), di cui sopra si sono raccontate le gesta. Cercheremo conferme nell’ambito delle nostre ricerche, che continuano a tutto campo.

 

Note bibliografiche:

Edmondo de Amicis, Le tre capitali: Torino-Firenze-Roma, Catania, 1898.

Il Messaggero del 2 marzo 1940.

Armando Morici, Il pompierone, Strenna dei Romanisti XX, 1959, pp. 301-302.

Roma città del fuoco, Comando Provinciale Vigili del Fuoco Roma, 2002.

Livio Toschi, Vigili del Fuoco lottatori e pesisti – 90 anni di successi: 1919-2009, Roma, 2009.